ENCJ: dove si comprende il caso italiano

Per comprendere il caso italian bisogna frequentare capire l’ENCJ, la Rete europea dei Consigli di Giustizia  http://www.encj.eu/  , fondata  a Roma il 20-21 maggio 2004,  caratterizzata dall’immediata elezione del Presidente nella persona del prof. Luigi Berlinguer, componente del Consiglio Superiore della Magistratura italiano.

La Rete europea dei Consigli della Giustizia è stata fondata in Italia e presieduta da un italiano; a Roma si è tenuta l’Assemblea generale ed è stata consacrata la sottoscrizione della Carta costitutiva. Perché tutta questa italianità? Perché in nessun altro posto al mondo la magistratura riveste il ruolo che riveste in Italia ed esercita le stesse funzioni. Il caso italiano in larga misura è tutto qui.

La Rete europea dei Consigli della Giustizia ha “l’ambizione di porsi come collegamento tra le istituzioni europee, le loro politiche e le varie magistrature nazionali, per favorire l’attenzione ai principi di autonomia e di indipendenza del potere giudiziario nell’elaborazione degli strumenti normativi di cooperazione … La Rete europea dei Consigli di Giustizia è sorta con l’obiettivo di contribuire al consolidamento dello spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia, nel contesto di un processo di forte accelerazione delle politiche di cooperazione giudiziaria”.

Le conclusioni del Consiglio europeo di Tampere del 1999,  e poi il documento programmatico Tampere II,  denominato “Programma dell’Aja”, adottato dal Consiglio europeo di Bruxelles il 4-5 novembre 2004, sono documenti che invitano gli Stati membri a far tesoro degli obiettivi raggiunti su tutti i fronti della cooperazione giudiziaria, ed ad ampliarne i temi d’intervento. Cooperazione sì (a parole), ma in nessun luogo al mondo c’è una magistratura come la nostra. Il caso italiano in larga misura è tutto qui. Anche nell’opinione di autorevoli osservatori:

http://www.ilfoglio.it/politica/2016/03/26/la-spinta-discreta-dellambasciata-usa-per-la-riforma-della-giustizia___1-v-139917-rubriche_c984.htm

Guido Calvi è uno dei pochi che ha frequentato bene l’ENCJ e in questa luce ha visto chiaramente l’anomalia italiana  http://www.aracne.tv/video/intervento-di-guido-calvi.html    . Il principio di indipendenza della magistratura in Italia troneggia nella Costituzione, a differenza di tutti gli altri paesi. Ed è radicato nella nostra cultura, nelle nostre istituzioni e nella nostra prassi in maniera sbalorditiva. La Germania non ha un CSM. I procuratori sono geneticamente connessi con i presidenti dei Länder. In Francia i pubblici ministeri sono poco più di funzionari di prefettura. Altri paesi hanno un Consiglio superiore, ma in Olanda, Norvegia, Belgio, Spagna c’è il Ministro (!) dentro il Consiglio superiore. Eccetera.

http://ec.europa.eu/justice/effective-justice/files/justice_scoreboard_2016_en.pdf

 

 

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