Di che stiamo parlando? Per i riferimenti concettuali e bibliografici, alcuni link possono essere utili:
1) Un articolo del 2012 (in italiano) che sinteticamente delinea temi ed esempi di litigation communication. Attraverso il link è pienamente visibile tutto l’articolo:
https://sites.google.com/site/francescosidoti2010/press/sicurezza-e-giustizia
2) Un articolo del 2012 (in italiano) sulla situazione “drammatica” delle scienze forensi – che ovviamente ha un impatto devastante nei casi più controversi di litigation communication.
http://www.earmi.it/varie/scienze%20forensi.html
3) Una recensione del 2014 (in italiano) a proposito di litigation communication. Attraverso il link si può leggere tutto l’articolo:
4) Un articolo del 1993 (in inglese) sull’Italia. Attraverso il link è visibile soltanto la prima pagina:
5) Un articolo del 2013 (in italiano) sul caso Amanda-Meredith, raccontato come esemplificazione di che cosa vuol dire litigation communication. Attraverso il link è visibile soltanto la prima pagina:
6) Un altro articolo del 2011 (in italiano) sul caso Amanda-Meredith: racconta un’iniziativa promossa in collaborazione con la Federazione relazioni pubbliche italiana (FERPI) e l’Associazione Nazionale Magistrati (ANM). Il caso è visto nella prospettiva delle litigation pubblic relations (che sono un terreno limitrofo rispetto alla litigation communication, ma ben diverso: gli esperti di comunicazione, in genere, non sanno niente di litigation; hanno fatto altri studi: non hanno studiato criminologia, criminalistica, procedura penale, eccetera).
7) Un articolo del 2002 (in inglese) sulla litigation communication. Attraverso il link si può eseguire (a pagamento) il download dell’intero fascicolo:
http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1207/S15326926CLP0701_04#.UsrEbPTuJ5E
8) Un articolo del 2012 (in inglese) sul “Trial by Media”. Attraverso il link si può eseguire, a pagamento, il download dell’intero fascicolo:
http://tcr.sagepub.com/content/15/1/23
9) Un manuale (in inglese) in tema di Political Communication Research. Tra i tanti, è il primo manuale che provò a mettere insieme tutti i pezzi della disciplina; in una prospettiva geopolitica che comprende il potenziale enorme dell’Asia nel nostro futuro. Il pdf può essere scaricato gratuitamente:
http://www.academia.edu/1573163/Handbook_of_Political_Communication_Research
10) Il Primo Emendamento. Un volume fondamentale (in inglese) in tema di Political Communication Research:
http://www.amazon.com/Make-No-Law-Sullivan-Amendment/dp/0679739394
11) Due link (in inglese) per un classico della sociologia della comunicazione:
http://www.goodreads.com/book/show/795123.Deciding_What_s_News
12) Litigation Communication: Crisis and Reputation Management in the Legal Process.
http://link.springer.com/book/10.1007%2F978-3-319-01872-0
13) L’idea di narrazione
http://www.ibs.it/code/9788881129614/salmon-christian/storytelling-fabbrica-delle.html
14) Networked politics
15) Uncertain Justice.
http://us.macmillan.com/uncertainjustice/LaurenceTribe
16) La guerra mediatica è un ibrido.
17) La più leggibile storia dell’informazione, dalla scoperta dell’alfabeto in poi.
18) Le campagne elettorali stanno diventando una scienza.
http://www.amazon.com/The-Victory-Lab-Science-Campaigns/dp/030795479X
19) Une campagne de mobilisation à grande échelle.
20) Goleman e l’educazione all’emotional intelligence.
http://www.nytimes.com/2013/09/15/magazine/can-emotional-intelligence-be-
21) Advocacy: concetto e aggiornamento.
22) Umberto Eco: i limiti dell’interpretazione.
http://www.ibs.it/code/9788845253034/eco-umberto/interpretazione-sovrainterpretazio.html
23) Umberto Eco: il populismo mediatico (parente stretto del populismo penale).
http://www.ibs.it/code/9788845259524/passo-gambero-guerre/eco-umberto.html
24) John Lloyd è direttore del Reuters Institute for Study of Journalism, Università di Oxford. Si chiede: come mai Berlusconi è ancora lì, dopo quello che è stato scritto su di lui? Non sarebbe successo in nessun altro posto! Scrivono Giugliano e Lloyd : “Vista dall’estero, l’informazione italiana sembra fondata sul presupposto che l’obiettività e l’equidistanza non siano possibili, che la neutralità rispetto a interessi e fazioni politiche sia irraggiungibile e che i giornalisti non possano evitare di assumere posizioni di parte”. Il giornalista da cane da guardia diventa cane da compagnia. Tutte le notizie e gli scandali sono stati masticati, deglutiti e diluiti negli infiniti botta e riposta. In conclusione: “…qualsiasi fatto diviene opinabile. In questo clima di relatività assoluta è difficile che un’inchiesta giornalistica possa portare a delle conseguenze, perché il politico colto sul fatto avrà gioco facile ad appellarsi alla parzialità, vera o presunta, dei giornalisti che lo accusano”.
http://www.linkiesta.it/eserciti-di-carta
http://www.reset.it/libri/storia-e-poca-gloria-del-giornalismo-in-italia
25) Luca Sofri e altri volumi sulle “notizie” in Italia.
http://www.illibraio.it/luca-sofri-raccolta-notizie-che-non-lo-erano-205771/
26) Christian Ruggiero sui talk show
http://www.fizzshow.com/christian-ruggiero/
27) La forte richiesta di competenza nell’ambito della comunicazione
28) Spinglish
http://www.thedailybeast.com/articles/2015/06/23/how-to-translate-spinglish.html
29) Digital Democracy Conference
http://www.unita.tv/opinioni/la-comunicazione-politica-nello-spazio-pubblico-online/
30) Festival Comunicazione.
http://www.festivalcomunicazione.it/
31) American Bar Association
http://www.abajournal.com/news/article/implicit_bias_is_a_challenge_even_for_judges