Anti-italiani: Francesco Cossiga

Nell’intelligence italiana si debbono distinguere almeno 3 scuole: la scuola “istituzionale”, che conta gentiluomini con il senso dello Stato e professionisti impeccabili, dall’Ammiraglio Martini a Franco Gabrielli; la scuola “cossighiana”, che è molto ampia e variegata; la scuola degli affari e degli imbrogli, fiorente nel settore, non soltanto in Italia, come insegna quanto avvenuto negli Stati Uniti e nel Regno Unito, dove non sono mancati traditori e farabutti. Ovviamente, si tratta di tipologie astratte, che tendono nella realtà a confondersi e a camuffarsi. Spesso anche i protagonisti non hanno le idee perfettamente chiare.

Francesco Cossiga è stato ritenuto uno statista da persone molto stimate, come Carlo Mosca, ma Nando dalla Chiesa non è d’accordo. Vedi il suo volume LO STATISTA, Melampo editore: http://www.melampoeditore.com/index.php?option=com_content&view=article&id=174%3Alo-statista&catid=35%3Alibri

Si legge nella presentazione editoriale: <<Che cos’è stato davvero Francesco Cossiga per la democrazia repubblicana? Perché, in vita e in morte, quelle nuvole di incenso di fronte a una biografia pubblica che con tanta evidenza non le legittimava? … La nozione di “picconatore”, che trionfò non casualmente come medaglia d’oro nel necrologio collettivo il 18 agosto del 2010. Gladio e la P2. Il caso Moro. Le memorie personali che si fanno inquinamento e veleno, da dispensare senza fondo e senza controllo alcuni, soprattutto verso i morti. Tutto ciò e altro ancora costituisce lo sfondo ….>>.

Nel suo volume Nando dalla Chiesa cita quello che Francesco Cossiga disse dei giovani democristiani Pierferdinando Casini e Castagnetti: “li abbiamo educati all’imbroglio, li abbiamo educati alla frode, a fare il contrario di quello che dicono, a dire il contrario di quello che fanno” (p. 136). Nando dalla Chiesa ricorda che Cossiga condivise l’epiteto di “rompicoglioni” a Marco Biagi (condiviso con Scaiola). Nando dalla Chiesa cita quello che Cossiga disse della ministra Carfagna (“Noi stiamo dalla parte di Madame Pompadour”). nando dalla Chiesa cita la costituzione a proposito della necessità di svolgere le pubbliche funzioni con “disciplina e onore” … Comunque, gliene dice molto, ma molto meno di quanto dirà poi Ferdinando Imposimato, a proposito delle responsabilità nel caso Moro eccetera

Da non sottovalutare i rapporti tra Cossiga e Andreotti:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/07/andreotti-non-ando-al-funerale-di-mio-padre-perche-preferiva-battesimi/585836/

Da non sottovalutare anche i rapporti con Steve Pieczenik, consulente del Dipartimento Usa nel 1978 in materia di terrorismo, componente del comitato di crisi voluto da Francesco Cossiga, che ha detto: <<Ho suggerito a Cossiga di screditare Moro …. Fino alla fine ho temuto che liberassero Moro>>

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-11-07/caso-moro-ladu-steve-pieczenik-mix24-radio24-fino-fine-ho-temuto-che-liberassero-moro-125143.shtml?audio&uuid=ABh3D6b&mccorr=ABSga6b

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2013-10-01/come-manipolammo-caso-moro-092132.shtml?uuid=Ab4gcJhI&fromSearch

Comments are closed.